C’è un luogo, alle porte dell’Irpinia, che conosco e frequento da anni. È diventato uno dei miei preferiti: ci vado quando voglio mangiare benissimo ma anche sentirmi a casa, tra amici. È Il Moera di Avella, dello chef Francesco Fusco e di sua moglie Diana Fierro, che in sala ha una grazia gentile e un sorriso accogliente per tutti.
Pochi giorni fa, Il Moera, che da qualche anno ha un orto proprio e di recente è diventato anche azienda agricola, è stato al centro di una puntata di Facefood, il programma TV in diretta Facebook ideato da Lino D’Angiò e dalla giornalista Laura Gambacorta e dedicato ai luoghi d’eccellenza del gusto, raccontati con brio, naturalezza e la partecipazione straordinaria di alcuni dei personaggi ai quali D’Angiò ha dato vita nel corso della sua carriera.
È stata l’occasione per presentare i prodotti creati con gli ingredienti più amati dallo chef: l’aglio orsino, prima di tutto, che è un po’ la firma dei suoi piatti e che Francesco raccoglie sulle vicine montagne, la nocciola mortarella, il tartufo, le noci, e per scoprirne tutte le virtù con l’intervento del biologo nutrizionista Gaetano Iervolino. Al Moera si preparano dei pesti deliziosi che è possibile acquistare in azienda o presso alcuni rivenditori: pesto fresco di aglio orsino, pesto di pomodori secchi e aglio orsino, di nocciole e tartufo, di noci e curcuma e un chutney “mediterraneo” di pomodoro.
È anche l’occasione, per me, per parlare di un ristorante che è una delle mie certezze inossidabili. Tranquillo, appartato, dall’atmosfera calda e familiare, propone una cucina che è al contempo ricercata e semplice: i punti forti sono, a mio parere, i favolosi risotti e il baccalà; il fondamento è la terra irpina e la virtù principale è il saperne trasferire la bontà in piatti che hanno un legame saldo con essa ma la ingentiliscono e la elevano. Piatti presentati con eleganza ma senza stucchevolezze, dai sapori definiti e riconoscibili, dai profumi netti e invitanti.
Ogni stagione qui ha i suoi pezzi forti, sia che l’orto si riempia di colori e nascano squisitezze come la parmigiana bianca (l’unica parmigiana bianca che mi sia mai piaciuta) e l’arancino di melanzane con ragù e cioccolato, sia che i boschi diano il meglio e portino nei piatti porcini, castagne, tartufi.
Francesco e Diana sono partiti da un concetto classico di ristorante per avvicinarsi sempre di più all’autosufficienza: oggi, oltre alle verdure, producono anche formaggi di capra e olio extravergine d’oliva. Per tutto il resto ci sono la natura intorno e qualche fornitore accuratamente scelto.
L’insieme, con il collante del talento di Francesco e dell’ospitalità di Diana, dà vita a un luogo in cui le papille trovano conforto e ci si sente profondamente rilassati, completamente a proprio agio. Amici, più che clienti.
Il Moera Azienda Agricola e Degustazione
Via delle Centurie, Avella (AV)
Tel.: 0818252924