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Una ricetta per celebrare il Presidio Slow Food dell’albicocca del Vesuvio

Il 4 maggio è incominciato ufficialmente il cammino dell’albicocca del Vesuvio verso il Presidio Slow Food. In quella data il futuro presidio è stato presentato presso il castello mediceo di Ottaviano, sede dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio. La condotta Slow Food Vesuvio ha avviato il percorso nell’ambito di iPark – Presidio e Cittadinanza*, un progetto teso allo sviluppo, alla promozione ambientale e socio-economico del territorio del Parco Nazionale del Vesuvio e alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali dell’area vesuviana.

Per festeggiare l’evento, da antica estimatrice dell’albicocca (anzi: dellE albicocchE del Vesuvio, giacché si parla di una quarantina di varietà identificate) ho preparato una semplice ricetta che vede tra gli ingredienti la confettura di albicocche pellecchielle.

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Tempura di caciocavallo, asparagi e fiori di zucca con confettura di albicocche pellecchielle

Per 4 persone

8 dadi di caciocavallo di 3 cm di lato
8 asparagi
4 fiori di zucca
sale
4 cucchiai di confettura di albicocche pellecchielle
olio extravergine d’oliva

Per la pastella:
150 g di farina 00
75 g di farina di mais
acqua gassata ghiacciata
buccia di un limone grattugiata

Lavare e mondare gli asparagi eliminando la parte più legnosa.
Pulire accuratamente i fiori di zucca facendo attenzione a non romperli.
Preparare la pastella mescolando le due farine con la buccia di limone e diluendo il tutto con l’acqua gassata necessaria ad ottenere una consistenza cremosa. Amalgamare con una forchetta senza eliminare tutti i grumi.
Scaldare abbondante olio in una piccola casseruola con il fondo spesso, in modo che non sia eccessivamente bollente. Immergere gli asparagi nella pastella, prelevarli con una pinza e friggerli, pochi pezzi per volta, regolando la fiamma in modo che cuociano all’interno prima di dorarsi.
Impastellare e friggere allo stesso modo prima i fiori di zucca e poi i dadi di caciocavallo. Nel frattempo intiepidire leggermente la confettura in modo da renderla più fluida.
Versare la confettura nei piatti e disporvi sopra 2 dadi di caciocavallo, 2 asparagi e un fiore di zucca a persona. Salare leggermente e servire.

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*iPark è proposto dal Consorzio Proodos e finanziato da Fondazione con il Sud, in partenariato con: Slow Food Italia, Condotta Slow Food Vesuvio; Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, CNR-Istituto di Scienze dell’Alimentazione; Associazione l’Altra Napoli Onlus; Chiari di Bosco coop. soc. Onlus; Associazione di Protezione “Save me”; Associazione ComuneMente; Alisei soc. coop. Sociale e Vesuvio Natura da Esplorare, il comune di San Sebastiano al Vesuvio, il comune di Somma Vesuviana, il comune di Pollena Trocchia, il comune di Sant’Anastasia.

Informazioni sull'autrice

giovanna esposito

Napoletana, scrivo di cibo dal 2008; ho cominciato con un blog di cucina, Lost in kitchen, poi, dal 2011 al 2016, sono stata tra i redattori del web magazine Gastronomia Mediterranea.
Nel 2015 ho pubblicato per Guido Tommasi Editore il volume "Gli aristopiatti. Storie e ricette della cucina aristocratica italiana", scritto a quattro mani con Lydia Capasso e illustrato da Gianluca Biscalchin. Con la stessa "squadra", ho pubblicato nell'aprile 2017 "Santa Pietanza. Tradizioni e ricette dei santi e delle loro feste". A settembre 2017 è uscito il piccolo ricettario "Pasta al forno", scritto con Lydia Capasso e con fotografie di Virginia Portioli, sempre per i tipi di Guido Tommasi.
Sono maestra assaggiatrice Onaf.

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