Il concetto è semplice: mettere insieme chef di valore e prodotti tipici di un territorio e stare a vedere cosa succede, con l’intento di promuovere e valorizzare i secondi grazie alle abili mani dei primi. È quanto accade nell’In the kitchen tour, evento gastronomico organizzato dall’associazione CHIC – Charming Italian Chef.
Dopo due anni, il 16 settembre il tour è tornato in Campania e si è fermato a Nusco, in Irpinia, ospitato da Antonio Pisaniello nel suo CENA Culinary School of Italy.
Non esiste buona cucina senza alta qualità dei prodotti e, se l’Italia è indiscutibilmente ricca di materie prime eccellenti, il tour è un’occasione per promuoverle, per farle conoscere mettendole a disposizione di chef che sappiano rispettarle e che abbiano voglia di giocare con il gusto e con la creatività, improvvisando.
Alla fine, è a questo che serve la tecnica, in cucina: a trattare bene l’ingrediente, a metterne in luce i pregi, senza mascherarlo. E allora via con l’alleanza cuoco-produttore, in una festa del sapore che appaga la vista ma consente anche di incontrare il casaro, la piccola azienda agricola, il birrificio artigianale, e di osservare gli chef al lavoro nelle cucine mentre mettono a punto ricette estemporanee ideate per l’occasione.
Funziona così: i prodotti sono esposti, i cuochi si aggirano tra i banchi e scelgono, poi si ritirano ai fornelli per riemergere infine con il piatto in cui hanno cercato di racchiudere il meglio dei sapori disponibili.
E in questa tappa irpina di disponibile c’è il fior fiore: le conserve Maida, i fichi di Santomiele, la mozzarella e i formaggi di bufala de Il Casolare, i latticini della Fattoria Rosabella, le creazioni di Scaramuré a base di latte dell’Appennino Campano, l’olio Hirpus, il conciato romano de Le Campestre, gli ortaggi selezionati da Terratosta (tutti prodotti, peraltro, presenti nella lista “L’inventario” qui su Campania Ferax).
Si potrebbe dire che, con queste bontà a portata di mano, agli chef piace vincere facile, ma in realtà è molto più facile rovinare il buono con mano pesante o giochi pirotecnici. L’intenzione, qui, è di trattarlo bene. Di tentare abbinamenti inaspettati senza forzare, di sperimentare tenendosi lontani dallo snaturare. In più, con spirito cameratesco, allegria, leggerezza.
E, a guardare i piatti e i sorrisi, l’obiettivo sembra raggiunto.
CENA – Culinary School of Italy
Via Stigmatine, 1 – Nusco, Avellino
tel. 0827/64644